Elaborazione cerebrale delle immagini visive

Creato: Mercoledì, 12 Luglio 2017

ESTRATTO DELLA PRIMA CONFERENZA

Nella prima mostra dal 16 al 30 giugno 2017 dell'artista Fernando SPANO è stato trattato, nella conferenza serale associata, l'argomento di come il cervello ci fa vedere.

Partendo dal Modernismo Viennese, in cui gli artisti non si preoccupano più di rappresentare la bellezza in sé, ma di far trapelare le nuove verità dell'uomo, penetrando nella natura della vita istintuale e psicologica della vita quotidiana dell'uomo stesso, abbiamo spiegato come l'arte è incompleta senza il coinvolgimento percettivo ed emotivo dello spettatore, essendo la percezione alla base di tutta la nostra esperienza e capacità di comprendere.

L'occhio è solo uno strumento ottico e il motore della comprensione è il cervello; il quale trasformando i fotoni passanti per la retina in potenziali d'azione (codici neurali), crea una stabile interpretazione del mondo tridimensionale, convertendo i vari attributi come forma, movimento, colore e profondità, in una singola percezione grazie all'azione di multiple aree visive cerebrali.

Seguendo il percorso dai coni e bastoncelli alle cellule bipolari e gangliari, passiamo al corpo genicolato laterale del Talamo ( il portale dell'informazione sensoriale ), fino alla corteccia occipitale visiva dove le varia aree contengono neuroni che processano ognuno un differente tipo di informazione visiva (forma, colore, movimento, spazio, linee, ecc.). Da qui si segue il percorso verso la corteccia parietale posteriore ( VIA DEL DOVE ) per la memoria visiva spaziale e verso la corteccia temporale inferiore ( VIA DEL COSA ) per il riconoscimento degli oggetti e dei volti, fino alla percezione finale fronto-parieto-temporale con l'aiuto dei circuiti emozionali (Amigdala) e dei circuiti della memoria (Ippocampo).

Abbiamo introdotto quindi nel circuito visivo i neuroni Specchio, con la loro partecipazione VISIVO-MOTORIA al nostro comportamento e alla loro funzione di apprendimento tramite l'IMITAZIONE (siamo homo imitans) e di comprensione della mente degli altri (teoria della mente) tramite l'EMPATIA con il contagio emozionale della SIMULAZIONE INCARNATA.

Tutti questi processi, importanti per la visione e la coscienza, li mettiamo in atto anche nella visione dell'ARTE, partecipando attivamente con tutto il nostro corpo in modo da usare l'arte come strumento di conoscenza per poter passare dal conoscere come possedere al conoscere come DIVENTARE. Quindi bisogna saper vedere!!!

Per la bibliografia vedi post: Siamo esseri visivi.

 

 

 

 

 

 

 

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